La cosa digitale

Premesse della COSA che sto argomentando

Il principio anti-giuridico del nostro tempo post civilizzato ha portato una guerra cognitiva nella nostra mente, il caos ha completamente devastato i pilastri del ragionamento logico della nostra civiltà.
La regola e la contro regola, dalla logica alla anti logica, per poi partire dal ragionamento per l’uomo, per arrivare al ragionamento contro l’uomo.

Ciò si manifesta in tutti gli ambienti, luoghi e posti, incluso il Web commerciale. Questo risultato permette l’esistenza di un Ente come il Web ed internet delle cose, compre le cose biologiche come l’essere umano.

Internet è ideato per connettere, creato per scambiare informazioni, poi sviluppato per trarre profitto dalle informazioni. All’interno di internet c’è un luogo (Ente) che non nasce per essere sicuro e o adatto alla vita de-materializzata, e’ un Ente immanente per la comunicazione ed il profitto.

Il Web è un mercato globale dove gli esseri umani vivisezionati e sono la fonte della ricchezza e del profitto di pochi a discapito della popolazione, esattamente come in tanti altri luoghi dove vige il sistema di sfruttamento, estrazione e spremitura di ogni frutto della natura.

Questo meccanismo è chiamato “modello di business” o detto in italiano, sistema d’affari, o anche “cosa d’affari”, mercato dei dati, da principio con la monetizzazione dell’utente, ora con la sorveglianza e monitoraggio biometrico, i padroni estraggono ogni essenza dell’essere umano da miliardi di persone.

Non voglio scoprire l’acqua calda, ma è necessario fare alcune premesse per poter svolgere avanti tutte le prossime mie speculazioni.

Ogni tempo ha la sua follia, il nostro è questa
e
tutti dentro nessuno escluso

Il mercato globale è entrato nel nostro mondo, la nostra casa, la nostra nazione, abbiamo aperto le porte al diritto corporativo e al potere al diritto del contratto e del negozio giuridico,  accettando che questi, potesse sopravanzare sul nostro diritto civile, il diritto degli individui. Trasformandoci in consumatori prima di cittadini, abbiamo accettato de facto il potere delle corporazioni sulla nostra vita.

Le corporazioni sono Entità giuridiche potentissime immortali e profittano di ogni nostra necessità all’interno dello spazio nel quale viviamo, ci muoviamo e produciamo.
L’automazione, la tecnica e la tecnologia sono gli strumenti caratteristici delle corporazioni.

Abbiamo accettato i social network e la distruzione della nostra privacy come conveniente e stupidamente considerato queste armi psico-troniche, un beneficio ed un vantaggio per la collettività.

Invece i social network sono stati il cavallo di troia che ha permesso di conquistare la nostra mente, demolito la nostra intimità ed ora dopo i green-pass e le identità digitali, arriveranno i passaporti digitali il denaro CBDC ed ancora più catene.

Ci siamo illusi che i social network e il progresso i-Tech avrebbero migliorato ed accelerato l’inclusione sociale, invece hanno contribuito in modo significativo alla distruzione della nostra società che precedentemente era coesa e solidale ora è divenuta conflittuale.

Siamo destinati all’astrattismo digitale della nostra essenza

Purtroppo all’orizzonte ci sono le catene di blocchi del Web 3.0 (blockchain) e la quarta rivoluzione industriale, con lo sviluppo della intelligenza artificiale per cui le premesse per la fine dei diritti umani e soprattutto per la privatezza, sembrano proprio imminenti ela cosa sconvolgente è che sembra che a nessuno interessi o si accorga del pericolo esistenziale che stiamo affrontando.

Proprio per questo che sono ancora più motivato, data la mia indole, a scrivere di privatezza e riservatezza.

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